Visto stasera il film. Che dire? Anche se c'e' Jackie Chan e' un film totalmente diverso: cupo, drammatico, violento, spietato. Anche troppo. Non c'e' spazio per i sorrisi, se non nella spensieratezza di certi attimi che lasciano subito il posto alla triste vita reale. Una storia di immigranti cinesi in Giappone che lottano per entrare nel sistema, ma lo fanno vivendo nell'illegalita'. Piuttosto coraggiosa, la sceneggiatura, visto che parla di un problema serio e reale. Jackie va per la prima volta (credo) contro il suo modo di porsi nei film, anche se gli rimane un barlume di integralita', non si fa scrupoli per ottenere quello che vuole, anche facendo cose che non gli si addicono (va detto, per inciso, che comunque il personaggio non ne esce mai negativo o in cattiva luce, nonostante tutto). La sua maschera da clown, qui spenta del tutto, si illumina di una nuova luce, la stessa che si era intravista in New Police Story, qui viene mostrata nella sua interezza. Un Jackie totalmente diverso, ma comunque riconoscibilissimo nel suo personale modo di essere che non tradisce mai i fans (pero' dimenticatevi i suoi combattimenti, gli stunts, e anche gli outtakes alla fine del film!) Dal lato tecnico, la regia si mantiene su livelli discreti, senza sfoggi particolari, buona la fotografia e l'uso cromatico delle luci. I sottotitoli inglesi sono qualcosa di scandaloso, credo che il nuovo traduttore di Google non sia peggio di quanto ho potuto leggere, spero in una edizione italiana decente! Per concludere, il film e' molto bello (e molto drammatico), ma vista la mancanza dei "marchi di fabbrica" di Jackie in questo film, i fans sono avvisati, potrebbero rimanerne delusi!
Nota: verso la fine del film si legge un'insegna con scritto "Pasta di Pizzano" (!)
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